Il turismo è un settore fondamentale per l’economia della nostra città, ma se vogliamo costruire davvero un’industria turistica qualificata, capace di generare valore per la comunità,
serve il contributo di tutti e serve valorizzare il lavoro e le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori che ogni giorno rendono possibile l’accoglienza a Venezia.
Come CGIL Venezia riteniamo sia arrivato il momento di costruire un accordo territoriale sul turismo che superi la precarietà e i bassi salari, mantenendo e qualificando i posti di lavoro per fermare la fuga di professionalità che stiamo vivendo in molte strutture del territorio. Non possiamo accettare un modello che regge su turni massacranti, lavoro stagionale sottopagato e incertezza continua per migliaia di lavoratrici e lavoratori.
Le risorse per riconoscere il valore del lavoro nel turismo ci sono, ma non possono riguardare solo le strutture di lusso o le categorie più elevate. C’è bisogno che tutto il sistema venga riconosciuto, in tutte le sue professioni, perché ogni lavoratore contribuisce a costruire la qualità dell’esperienza turistica nella nostra città.
Investire sul lavoro vuol dire investire sulla qualità dell’offerta turistica, sulla capacità di accogliere in modo dignitoso, sulla sostenibilità e sulla vivibilità della città. Non c’è turismo di qualità senza lavoro di qualità. Per questo, come CGIL Venezia siamo pronti a fare la nostra parte e a discutere con istituzioni e associazioni datoriali un nuovo patto territoriale che garantisca dignità, diritti e futuro per chi lavora nel turismo a Venezia.