Abbiamo appreso questa mattina che come Cgil siamo stati esclusi dalla possibilità di partecipare al processo attraverso la modalità di “intervento” su opposizione di Boraso e di tutte le parti pubbliche.
Avevamo fatto questa scelta, rappresentati dall’Avvocato Marco Ferrero, in quanto come Organizzazione Sindacale rappresentiamo sia gli interessi di molti lavoratori dell’Amministrazione Comunale che delle partecipate, come migliaia di cittadini residenti nel Comune di Venezia iscritti alla Cgil che pretendono che venga difesa l’onorabilità della città.
Come Cgil non siamo certo sorpresi che Boraso e gli altri indagati si siano opposti alla nostra presenza, ma quello che riteniamo grave e inaccettabile è che il Comune di Venezia, la Città Metropolitana e Avm si siano opposte alla presenza della Cgil.
Questa scelta, probabilmente assunta su indicazione del Sindaco, piega ancora una volta le Istituzioni al volere personale di Brugnaro che non vuole l’unico sindacato scomodo, che in questi anni ha contestato le scelte che ha adottato in merito alla gestione dell’amministrazione e delle partecipate pubbliche.
Boraso era quello che insultava i lavoratori, Brugnaro li ha più volte delegittimati e quindi si sceglie di usare le Istituzioni per contrastare l’azione del sindacato che quei lavoratori li vuole difendere.
Come Sindacato abbiamo sempre contestato le modalità a nostro avviso poco trasparenti della cosa pubblica, abbiamo sempre contestato le modalità di gestione delle risorse pubbliche tant’è che facemmo un esposto alla Corte dei Conti sulle cosiddette “idee vincenti” costringendo il Sindaco ad annullare quella distribuzione discrezionale di soldi pubblici.
Che dei delinquenti possano opporsi alla presenza del Sindacato non è certo cosa nuova, che lo facciano le Istituzioni pubbliche è invece molto grave perché dimostra come non vi sia alcuna imparzialità nell’azione del Comune e si voglia determinare una scelta utile in modo da adottare lo stessa decisione nel provvedimenti che potrebbe riguardare il Sindaco e i suoi più stretti collaboratori.
Noi se ci sarà il processo a Brugnaro e ai suoi collaboratori depositeremo anche li le nostre ragioni. Perché il sindacato confederale ha diritto di difendere chi rappresenta e le Istituzioni dovrebbero essere al fianco della legalità e della trasparenza, non di chi le guida in questo momento.