La multinazionale va all'estero, 50 famiglie sul lastrico

AkzoNobel, presente sul territorio da quasi 50 anni, decide di chiudere, ancora una volta, e spostare la produzione all'estero.

L'azienda locale che contava quasi 120 dipendenti ha visto una dispersione importante del capitale umano già negli ultimi dieci anni, spostando prima la ricerca e lo sviluppo in Germania e poi l'ingegneria informatica da quasi tutte le sedi italiane in India. La storia si è ripetuta qualche anno dopo con il reparto finance, spostato in Polonia. AkzoNobel non è un'azienda in crisi, è un'azienda che decide di eliminare lavoratrici e lavoratorinel nome del profitto.

Mercoledì 24 gennaio saremo in presidio all'AzkoNobel alle 9.30 per salvare i 50 posti di lavoro. Alle 11 invece incontreremo il sindaco in municipio per discutere della situazione. Con o senza la Multinazionale, faremo di tutto per tenere le produzione a Peseggia e non lasciare a casa i lavoratori.

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