Il sindaco rassicuri i lavoratori non gli ereditieri

È oggetto di discussione l’innalzamento della cedolare secca al 26% anche per chi mette una singola casa in locazione turistica.

Considerata la situazione di forte emergenza abitativa ci pare una misura minima, che comunque privilegia la rendita rispetto al lavoro.

Se un lavoratore guadagna 36.000€ lordi all’anno, paga un’IRPEF lorda attorno ai 10.000€, comprensiva di più di 250€ di addizionale comunale e più di 400€ di addizionale regionale, a cui vanno tolte le detrazioni. Un Airbnb con una rendita di 36.000€ all’anno, paga attualmente 7560€, senza addizionale comunale e regionale.

Il Sindaco si affretta a rassicurare i proprietari di immobili nel mercato delle locazioni brevi. Non rassicura le cittadine e i cittadini che non possono vivere di rendita, condannati a contratti sempre più precari e al rischio di povertà, dovuto anche ai costi del mercato immobiliare. 

La fiscalità privilegia la rendita al lavoro, e Venezia ne paga le ovvie conseguenze in termini di demografia e di qualità dell’occupazione. La priorità deve essere quella di restituire le case, a prezzi accessibili, a lavoratrici, lavoratori, pensionate, pensionati e studenti. Altrimenti, il turismo continuerà ad estrarre risorse senza la possibilità di restituirle al territorio.

A Venezia, il canone mensile medio per un affitto residenziale nel 2024 era di 11.500€, un aumento di più dell’11% rispetto ai 10.000€ all’anno del 2018 (fonte: Agenzia delle Entrate). Delle cifre enormi, ma non così enormi se confrontante con le rendite degli Airbnb, che vanno dai 20.000€ ai 36.000€ all’anno a seconda della frequenza di affitto (fonte: insideairbnb.it frequently booked/entire apartment).

La proporzione dei contratti nel capoluogo, per quanto riguarda gli alloggi interi, è molto chiara: 6442 sono gli appartamenti su Airbnb, 3212 i contratti transitori, 2234 i contratti a canone concordato, 1570 i contratti ordinari, 1302 i contratti agevolati per studenti. Un numero enorme di locazioni brevi rispetto ai nuovi contratti.