Il corteo del 20 settembre a Mestre

La manifestazione pacifica di oggi a Venezia ha rappresentato un momento di grande partecipazione popolare, con la presenza di migliaia di cittadine e cittadini che hanno voluto testimoniare il proprio sostegno al popolo palestinese e la necessità di un impegno concreto per la pace.

Questa mobilitazione dimostra quanto sia urgente, in un momento storico così complesso, unire le forze e costruire una vasta alleanza sociale capace di indicare alla politica e alle istituzioni, che appaiono sempre più deboli e inadeguate, la necessità di un radicale cambio di passo.

La voce che si è levata oggi da Venezia è chiara: non possiamo rassegnarci alla logica della guerra. Occorre pretendere che il governo israeliano si assuma le proprie responsabilità e che la comunità internazionale metta in campo azioni concrete ed efficaci per aprire una prospettiva di pace e giustizia.

Come Cgil ribadiamo che la mobilitazione non si ferma qui. Se la spedizione umanitaria dovesse essere bloccata, non escludiamo ulteriori azioni di protesta e anche di sciopero, perché il diritto alla vita, alla dignità e alla pace non può essere sacrificato.

La giornata di oggi ci ricorda che la società civile ha la forza e la volontà di chiedere il cambiamento. È tempo che la politica ascolti.