Confronto serio con il sindacato sulle necessità di Porto e Città

Nella sua audizione il Commissario Gasparato ha rappresentato una visione che ci è sembrata molto improntata ad una strategia in cui la logistica assume un ruolo dominante.

Come CGIL e FILT  continuiamo a ribadire che le funzioni di Porto commerciale, industriale e turistico devono essere garantite, per tutelare e rafforzare la pluralità della nostra economia. 

Molto dell’intervento è stato centrato sull’esperienza negli interporti, la gestione terrestre, i traffici internazionali. Meno spazio sembra dare (almeno da quanto si evince) alle condizioni dei lavoratori portuali, agli appalti, ai diritti sul waterfront, alla sicurezza dei lavoratori in ambito portuale e a una concreta gestione dei flussi turistici. 

Ha riconosciuto che l’Autorità portuale non può entrare direttamente in certe questioni regolamentari lagunari, e che serve dialogo con l’Autorità della Laguna. Questo “limite di potere” può generare rischi: se la nuova Autorità dichiara che “vuole fare” ma non ha le competenze formali per farlo, resta tutto sulla carta.

Ha ammesso che i piani in uso sono datati e che è urgente avere strumenti moderni, ma non ha indicato con chiarezza come e quando avverrà la revisione né con quali strumenti di partecipazione (coinvolgimento degli operatori, sindacati, comuni). Questi passaggi devono essere resi chiari e vincolanti.

Serve anche chiarezza sulla “indipendenza” del Presidente dell'autorità portuale, sgombrando possibili conflitti di interesse con Verona, per dare le sue priorità in modo esclusivo al Porto di Venezia. 

Servono anche impegni più stringenti sulle clausole sociali nei bandi di appalto, sulle condizioni di lavoro dei portuali e dei soggetti dell’indotto (turni, sicurezza, contratti), sulla trasparenza negli affidamenti e nel subappalto, oltre a una chiara relazione organica con i sindacati. 

In conclusione serve anche chiarire la relazione tra il Porto e il sistema Mose, sia per la garanzia della tenuta ambientale della Laguna che per il funzionamento del Porto. Essere generici su questo punto, non avere chiaro quali saranno le soglie di attivazione del Mose e come ci si confronterà con l'Autorità per la Laguna sulla manutenzione dei canali, determina un incertezza pericolosa per l'attività portuale.