Bilancio comunale Venezia

Analizzando i dati del bilancio consolidato del Comune di Venezia 2019 e 2023 (ultimo anno disponibile nella sezione trasparenza) emergono elementi di valutazione su cosa sia cambiato nei conti della gestione comunale che hanno determinato importanti utili di esercizio.

Questo ha a che fare con diversi aspetti: in particolare i contributi ricevuti, aumento della tassazione e la riduzione del costo del personale. 

Per questo, senza negare una riduzione dell’indebitamento, è del tutto evidente che a questo concorrano le maggiori entrate di cui il Comune ha potuto disporre e della riduzione - in proporzione - di costi importanti come quelli del personale o dei servizi.  

Come CGIL riteniamo necessario sottolineare come l’Amministrazione abbia improntato una politica di risparmi. Se analizziamo l’andamento delle entrate correnti (tributarie, extratributarie), vediamo come vi sia un significativo aumento dovuto a diversi fattori, che non ha trovato una restituzione significativa ai cittadini. 

In questi anni il Comune ha visto aumentare significativamente la tassazione che riguarda l’addizionale IRPEF (da 57,1 nel 2019 a 69,8 milioni nel 2023), IMU (da 101,7 milioni nel 2019 a 106,1 milioni nel 2023) e tassa di soggiorno (da 38,2 milioni nel 2019 a 47,4 milioni nel 2023). A questo si sono aggiunte entrate straordinarie legate ai dividendi delle partecipate e all’aumento degli introiti legati ai permessi edilizi. Ci sono società, come AMES e ACTV - che erogano servizi fondamentali come scuole, farmacie e trasporti e nonostante vi siano stati rinnovi contrattuali - hanno visto una vera e propria riduzione del costo del personale in rapporto ai loro bilanci. Questo non può non essersi tradotto anche in una riduzione della quantità e della qualità delle prestazioni offerte ai cittadini.

Per questo come CGIL riteniamo indispensabile che si riveda la politica dei tagli ai servizi, a partire ad esempio dagli investimenti sulla casa e sulla protezione sociale, o la riduzione delle corse ACTV, e che si diano risposte salariali ai lavoratori che garantiscono il funzionamento della macchina comunale. Pensiamo ai lavoratori delle partecipate che vedono nel caso di ACTV una condizione di stress lavorativo costante o nel caso di AMES, ancora il pagamento della retribuzione per sole 11 mensilità. 

Invitiamo, per questo, l’Assessore al Bilancio ad aprire un confronto per la preparazione del prossimo bilancio preventivo che finalmente dia risposte ai cittadini e al contempo risposte salariali a chi lavora nel sistema del Comune di Venezia.