Si è svolto ieri il secondo incontro presso l’Unità di Crisi della Regione del Veneto in merito alla situazione dello stabilimento Altuglas di Porto Marghera, controllato da Trinseo Italia.
L’azienda ha confermato la volontà di procedere alla chiusura del sito produttivo veneziano, motivando la decisione con l’aumento dei costi energetici e la crescente concorrenza dei produttori asiatici, in grado di immettere sul mercato lo stesso prodotto a prezzi inferiori di circa la metà.
Durante la riunione, la direzione aziendale ha riferito di aver condotto una lunga attività di ricerca di potenziali acquirenti o partner industriali, senza tuttavia riscontrare interesse. Altuglas ha due stabilimenti in Italia: Rho (MI) e Porto Marghera. La chiusura colpirebbe soprattutto il sito veneziano, dove sono impiegati 51 lavoratori. Per il sito di Rho, invece, l’azienda prevede la ricollocazione interna degli esuberi grazie a investimenti su nuove attività.
La Regione Veneto, rilevando la gravità della situazione occupazionale e industriale per il territorio, ha chiesto all’azienda di verificare la possibilità di riconversione del sito veneziano verso nuove produzioni e di affidarsi a un advisor per sondare eventuali percorsi di reindustrializzazione. L’azienda si è dichiarata disponibile, subordinando però tale possibilità allo svuotamento delle oltre 300 tonnellate di ammoniaca attualmente stoccate negli impianti.
Come organizzazioni sindacali esprimiamo forte insoddisfazione rispetto all’esito dell’incontro. Riteniamo inaccettabile che, ancora una volta, il polo industriale di Porto Marghera sia oggetto di logiche di dismissione e arretramento produttivo, con il rischio concreto di una nuova desertificazione industriale e il conseguente impatto sociale sul territorio. La chiusura del sito Altuglas significherebbe lasciare senza reddito 51 famiglie, oltre a ricadere negativamente sull’indotto e sulla sostenibilità dei servizi consortili dell’area.
Nei prossimi giorni verrà convocata un’assemblea con le lavoratrici e i lavoratori per definire le iniziative da intraprendere a tutela dell’occupazione e della continuità produttiva del sito.
I sindacati confermano la piena disponibilità al confronto, ma non accetteranno decisioni unilaterali che scarichino nuovamente sui lavoratori e sul territorio il prezzo di scelte industriali e finanziarie.
Le segreterie territoriali di Venezia
FILCTEM CGIL – FEMCA CISL – UILTEC UIL



