Accordo monitoraggio acque e inquinanti Laguna di Venezia

Accogliamo con favore l’annuncio dell’Accordo di Programma quinquennale per il monitoraggio delle acque e degli inquinanti in Laguna.

È positivo che Regione, Autorità e Arpav si assumano la responsabilità di sistematizzare il lavoro scientifico di analisi e prevenzione ambientale.

Vogliamo essere chiari: senza le lavoratrici e i lavoratori non ci potrà mai essere un vero futuro per la salvaguardia e per le attività della Laguna. Oggi, infatti, permane un nodo gravissimo: l’Autorità per la Laguna, che dovrebbe garantire governance e operatività per la gestione del MOSE e delle manutenzioni, è ancora avvolta dal silenzio e priva di risposte concrete. 

Chiediamo all’assessore Marcato, e a tutte le istituzioni coinvolte, coerenza. La salvaguardia è davvero un atto di responsabilità solo se si traduce anche in certezza occupazionale, continuità operativa e garanzie per chi ogni giorno lavora alla difesa di Venezia. Le lavoratrici e i lavoratori di Comar, Thetis e Cvn devono essere una parte essenziale di questo progetto.  

Serve “fare sistema”, come si è fatto con l’Accordo ambientale, anche sul versante del lavoro e della gestione. Non si può pensare a una Laguna monitorata e studiata, ma senza la sicurezza di chi deve garantire interventi quotidiani e manutenzioni.

La CGIL Venezia è pronta a mobilitarsi se non arriveranno risposte rapide, chiare e vincolanti per la tutela dei posti di lavoro e per la piena operatività dell’Autorità per la Laguna.»