A Mestre è avvenuto l’ennesimo caso di aggressione ad un rider.
La situazione in città diventa sempre più difficile per le lavoratrici e i lavoratori, che spesso si trovano a vivere con vera e propria inquietudine i turni di lavoro e il tragitto casa-lavoro in zone della città caratterizzate da un forte disagio sociale.
È già il terzo caso noto, nella nostra città, di aggressioni a un rider dall'inizio dell’anno, e sono molti gli episodi non segnalati il lavoro del rider è caratterizzato dalla presenza di numerosi rischi: tra infortuni, maltempo e temperature estreme. All'elenco dei pericoli si aggiungono le aggressioni, che da episodi sporadici stanno diventando sempre più frequenti in tutto il Paese.
Ci troviamo spesso di fronte a persone che, per timore di ripercussioni sul proprio lavoro, sminuiscono infortuni e furti e talvolta decidono persino di tacere su quanto gli accade. Ci stiamo impegnando per informare e sensibilizzare i lavoratori in maniera capillare su quelli che sono i loro diritti, non stupisce poi che spesso le aziende di delivery ignorino il fenomeno e non informino il proprio personale sulle corrette procedure. Un lavoro così rischioso meriterebbe una retribuzione dignitosa, sicuramente non una retribuzione a cottimo.



