SICUREZZA - Il Comune contesta il Governo

Assistiamo, ormai da anni all’inconcludenza della Giunta Brugnaro sull’insicurezza sociale che pervade Venezia e la Terraferma

Da quasi dieci anni, ininterrottamente, la responsabilità dello scivolamento della città nella violenza non può che ricadere sull’Amministrazione in carica, che non è mai riuscita a mettere in campo azioni risolutive. 

Ci pare paradossale che dopo tutto questo tempo le inefficienze vengano scaricate sulla legislazione nazionale, soprattutto dopo due anni e mezzo in cui il Governo in carica è composto dalla medesima alleanza che guida la città. Non sarà che, a suon  di frasi fatte, non si sono accorti di non essere più all’opposizione? Oltretutto, la fiducia riposta continuamente nelle misure repressive si conferma unicamente propagandistica, a meno che Venturini non ci abbia messo dieci anni ad accorgersi che il solo intervento delle forze dell’ordine non può essere risolutivo.

Siamo di fronte ad un disagio sociale che mette in grave pericolo lavoratrici e lavoratori che si trovano a contatto con il pubblico, che operano nelle zone più difficili, che spesso devono vivere con inquietudine il turno e il tragitto casa-lavoro. Di fronte ad una situazione mai vista serve mettere in gioco politiche sociali di portata altrettanto straordinaria, che affianchino il lavoro sempre più difficile delle forze dell’ordine. Le cittadine e i cittadini attendono da troppo tempo una risposta concreta, mentre da ormai dieci anni si vedono solo misure spot, propagandistiche e chiacchiere scaricabarile.

Serve favorire e rafforzare le iniziative della cittadinanza, anche nell’ottica di rafforzare le reti sociali; costruire interventi specifici per le situazioni borderline in un contesto in cui le persone sono prossime all’esasperazione, assieme ad un’assistenza psicologica accessibile. Dare spazio ad alcune proposte, come quella presentata dal comitato ViviAmo Marghera per realizzare una casa di accoglienza comunale e un progetto di reinserimento sociale e lavorativo. La nostra città ha bisogno di un intervento di riqualificazione degli spazi urbani, che favorisca la partecipazione delle cittadine e dei cittadini alla vita cittadina, anche favorendo le aperture serali.

Chiediamo al Comune di aprire un tavolo di confronto con tutte le parti, che per essere efficace, però, deve superare la logica di propaganda elettorale che ha caratterizzato il dibattito sino ad ora.