L’Assemblea Generale della Cgil di Venezia riunitasi in data 26 luglio considera molto grave la situazione che si è determinata nel Comune di Venezia
dove è stato arrestato un Assessore, indagato il Sindaco e numerosi funzionari di primo piano dell’Amministrazione e delle società partecipate. Quello che emerge dagli organi di informazione sembrerebbe delineare un quadro di illegalità diffusa e di un vero e proprio sistema propenso a consentire e tollerare l’illegalità.
L’Assemblea Generale ribadisce la piena fiducia nella Magistratura e auspica che le indagini possano chiudersi nel più breve tempo possibile, sia nell’interesse della città che delle stesse persone coinvolte.
L’Assemblea Generale considera quello che sta accadendo un serio problema per la tenuta sociale ed economica della città. La Giunta Brugnaro ha sempre scelto la strada della gestione autoritaria delle Istituzioni, ha negato il dialogo, il confronto con le forze sociali e attuato politiche contro i lavoratori nell’Amministrazione e nelle sue società partecipate.
Questa Giunta ha fallito innanzitutto nel dare un futuro alla città e alla sua area metropolitana, le vicende etiche che stanno interessando l’Amministrazione sono solo una conseguenza dell’aver spesso messo al centro gli interessi “privati” invece di quelli pubblici. Il sistema degli appalti dell’Amministrazione Comunale ha spesso ridotto i diritti e i salari dei lavoratori alimentando precarietà e basse retribuzioni.
La mancanza di visione per il nostro territorio è dimostrata anche dalla totale assenza di progetti sul PNRR, di strategie e investimenti atti al rilancio dell’Area Industriale di Portomarghera e Portuale, di vere politiche ambientali e per la sostenibilità a partire dal rapporto con l’industria del Turismo, per la residenza, per costruire le condizioni per un lavoro stabile e dignitoso e con una progressiva riduzione del ruolo strategico del TPL anche attraverso processi di esternalizzazione. Abbiamo assistito alla negazione del confronto con le forze sociali, in particolare una grave assenza nella costruzione di politiche di welfare a livello Comunale e Metropolitano, per valorizzare la qualità dei servizi socio sanitari e la presa in carico della popolazione anziana.
Per tutte queste ragioni l’Assemblea Generale della Cgil auspica che il Sindaco faccia un passo indietro e si determini una gestione che consenta il funzionamento istituzionale e amministrativo, allo stesso modo ciò riguarda anche il quadro dirigente apicale coinvolto dalle indagini. Date le evidenti responsabilità etiche e morali, questa classe dirigente non può più rappresentare le Istituzioni e garantirne il suo funzionamento. Per la Cgil il rispetto della legalità e della trasparenza sono requisiti fondamentali per poter essere rappresentanti nelle Istituzioni della nostra Repubblica.
L’Assemblea Generale della Cgil di Venezia da mandato alla segreteria di verificare la possibilità di costituirsi parte civile a tutela di tutta la città, di tutti quelle lavoratrici e quei lavoratori onesti che operano nell’Amministrazione e nelle società partecipate, e di rafforzare una vertenza territoriale diffusa valutando tutti gli strumenti di lotta necessari.
L’Assemblea Generale auspica che le forze sociali e politiche della nostra città costruiscano al più presto un percorso realmente partecipato che possa rappresentare una vera alternativa per dare un futuro a Venezia e all’Area Metropolitana. L’Assemblea Generale pur ribadendo il ruolo autonomo della nostra organizzazione ritiene utile sostenere tutte quelle iniziative in linea con i contenuti della nostra posizione.