Aumentano gli infortuni in provincia di Venezia

I dati INAIL sugli infortuni, a Venezia, fotografano una situazione drammatica.

Il dato del 2022 indica un’incidenza degli infortuni dichiarati pari al 3,74% di chi nell’anno ha lavorato, con un valore assoluto e un incremento mai visti negli anni precedenti. 

15.374 sono gli infortuni denunciati nel corso del 2022, e crediamo che siano altrettanti quelli accaduti e non denunciati, per varie ragioni, da lavoratrici e lavoratori. Solitamente, l’attenzione sul fenomeno cresce quando avvengono le troppe tragedie che colpiscono il nostro Territorio. Gli infortuni con esito mortale, tuttavia, rappresentano una piccola punta dell’iceberg di quanto avviene quotidianamente sui luoghi di lavoro e sul tragitto da e verso casa. 

Ciò che più colpisce è l’incremento, che (al netto del timido calo avutosi a causa del Covid nel 2020 e nel 2021) nella nostra Provincia supera di gran lunga l’aumento delle denunce sul piano nazionale e regionale. In Italia, infatti, tra tutti coloro che hanno lavorato nel 2022, hanno presentato una denuncia all’INAIL il 2,67% delle lavoratrici e dei lavoratori, con un aumento del 24,63% rispetto all’anno precedente. In Veneto l’aumento è stato del 19,88%, con un incidenza del 3,48%. Venezia è maglia nera, con un incremento del 33,57% dei casi e un rapporto del 3,74% sulle lavoratrici e i lavoratori. 

La gran parte degli infortuni avviene in occasione di lavoro: sono stati 13.313 gli infortuni durante il lavoro, contro i 2.061 avvenuti in itinere. Temiamo che, riguardo a questi ultimi, il dato reale sia ancor più sottostimato a causa dell’assenza di una corretta informazione sulle procedure da attivare in tali casi.

È interessante la distribuzione nei diversi settori: sono 207 gli infortuni avvenuti  nell’agricoltura, 2.105 quelli avvenuti “per conto dello stato” (dipendenti pubblici, sanità, studenti) e 13.062 quelli avvenuti in industria e servizi (che comprendono 3.929 denunce nel settore terziario, 2.989 nell’industria, 1.003 nell’artigianato, 3.229 in altri settori e 1.912 non definiti).

A correre rischi maggiori, sono le lavoratrici e i lavoratori più anziani. Il record di infortuni si ha nella fascia d’età tra i 50 e i 59 anni, ben 4.173, ma temiamo che a breve diventerà ancor più evidente l’effetto del costante allungarsi dell’età pensionabile. Guardando ai dati della fascia d’età che va tra i 60 e i 69 anni, vediamo che il forte aumento non si è fermato nemmeno nel “periodo Covid”, con un salto importante tra le 831 denunce del 2021 e le 1.220 del 2022.

 Di fronte a questo scenario, la CGIL Venezia ha deciso di dedicare agli infortuni una linea telefonica e whatsapp gratuita (dalle 14.30 alle 17.30, dal lunedì al giovedi), al numero 3427757193, attraverso la quale le operatrici e gli operatori del Patronato Inca possano assistere, guidare o anche soltanto sciogliere dubbi sulle procedure necessarie a denunciare correttamente un infortunio. Spesso, nei nostri uffici, assistiamo persone che, a causa di procedure non attuate correttamente, subiscono conseguenze difficilmente rimediabili sul piano professionale e sulla salute.

Come CGIL Venezia abbiamo sottolineato più volte come sia del tutto inadeguato il piano regionale a tutela della salute dei lavoratori, come non vengano assolutamente rispettati gli impegni contenuti li dentro, a partire dal vero adeguamento degli organici degli SPISAL. Elementi che indicano come la scelta sia quella di seguire la logica del “lasciar fare alle aziende”, che da il segno che la tutela della salute e il rispetto della sicurezza non vedono la centralità che servirebbe. 

Chiediamo anche che venga subito attuato il Protocollo, promosso dall’ex Prefetto Michele di Bari, che ha coinvolto Sindacati, Istituzioni, Istituti, Ulss e rappresentanti delle imprese. Rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro potenziare le misure di prevenzione e sradicare una cultura che non mette al primo posto l’eliminazione dei rischi, deve essere una priorità condivisa. L’idea di costruire uno Sportello dedicato è un tentativo di poter assistere tempestivamente le lavoratrici e i lavoratori che subiscono un infortunio.