L’episodio dell’uomo salito su un autobus armato di coltello, è l’ennesima dimostrazione di una situazione che sta ormai sfuggendo di mano.

Solo grazie al pronto intervento della Polizia Locale si è evitato che accadesse qualcosa di più grave, ma non possiamo continuare ad affidarci alla fortuna o alle segnalazioni dei cittadini.

Da tempo denunciamo un clima di crescente insicurezza nella nostra città: i delinquenti si sentono liberi di girare armati, come se tutto fosse permesso, mentre i cittadini e i lavoratori — in particolare quelli dei servizi pubblici, dagli autisti ai controllori, fino agli operatori del commercio — si trovano ogni giorno più esposti a situazioni di rischio.

Serve una risposta immediata e strutturale. Bisogna potenziare la presenza delle forze dell’ordine, garantire più prevenzione, investire in presidi territoriali e in politiche sociali che contrastino degrado e marginalità. Ma soprattutto serve che le istituzioni, dal Comune alla Regione, si facciano finalmente carico di una strategia complessiva per la sicurezza, che tuteli davvero i più deboli e chi ogni giorno lavora per garantire servizi essenziali alla collettività. 

Non possiamo più tollerare che a Venezia continui ad esserci una situazione che colpisce i più deboli.